domenica 27 settembre 2009

Sinakt insegna a Trieste

Muggesani a scuola di arte circense PDF Stampa E-mail
giovedì 17 settembre 2009

SUCCESSO DEL CORSO, UNICO IN REGIONE

Gli insegnanti fanno parte della compagnia Sinakt, attiva da dieci anni MUGGIA Trapezio, cerchio, palo cinese, funambolismo, equilibrismo, giocoleria e manipolazione per adulti e bambini. Tutti al circo. Ha sede a Muggia, in via dei Templari, una delle poche scuole di circo in Italia e l'unica in regione. A gestirla da due anni a questa parte è la Ars Motus, associazione creata con l'idea di diffondere la cultura del circo e permettere alla gente, anche le persone comuni, di avvicinarsi a questa forma di espressione che unisce arte e sport. Sì, perché sono anche soggetti insospettabili ad avvicinarsi alle discipline circensi: ai corsi hanno preso parte persone di tutte le età ed estrazione sociale, dai 15 ai 50 anni e anche dei pensionati si sono avvicinati per curiosità e hanno manifestato l'intenzione di iscriversi alla prossima sessione. Varie decine quanti in questi due anni hanno frequentato le lezioni: una ventina gli iscritti al corso di acrobatica, diversi dei quali muggesani.«La scuola – spiega la presidente dell'associazione, Elisa Waldner - ha anche una valenza sociale, accomunando un po' tutte le tipologie: siamo partiti con l'acrobatica aerea, quindi abbiamo aggiunto altre discipline tra cui giocoleria, stretching e da quest'anno anche acrobatica a terra, basi di equilibrismo e palo e stiamo aprendo un corso di teatro fisico. In questo caso si lavora con il corpo come nel mimo, ma qui si studia anche il meccanismo di azione reazione. Nel teatro fisico il messaggio passa non solo attraverso la parola, ma principalmente attraverso il corpo». Gli insegnanti fanno parte di una compagnia di circo contemporanea, la Sinakt che tiene spettacoli da dieci anni: «Volevamo aprire le nostre conoscenze ad altre persone". Per i più bravi, chissà, perfezionandosi si potrebbero aprire le porte della professione e delle tournée.Per chi viene da fuori (a seguire i corsi sono stati anche marchigiani e lombardi) sono previsti degli stage full immersion pure per bambini e per famiglie; sono consigliati a chi intende provare in modo più intensivo e capire se la cosa fa per lui e chi vuole perfezionarsi viene inserito in gruppi suddivisi a seconda del livello.«Chi si avvicina, e sono diversi quelli che vengono solo a curiosare, anche se molti poi ritornano a iscriversi, vuole mettersi alla prova e avere una percezione diversa del proprio corpo. Nell'acrobatica aerea ci si trova in uno spazio diverso da quello che si è abituati a conoscere: un mondo nuovo dove la gravità è differente. Gli allievi provano grande soddisfazione quando ai saggi di fine anno vedono che gli esercizi che inizialmente non riuscivano per mancanza di forza nelle braccia diventano fattibili». Per informazioni, www.arsmotus.org Da “Il Piccolo di Trieste” del 17 settembre ’09 (segnalato da Emanuele Pollicardi)

www.amicidelcirco.net
pubblicato su Il Piccolo di Trieste 17/09/2009


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