SINAKT
Circo, teatro e danza
Volteggiare tra funi di stoffa, afferrarsi per le mani sospesi nell'aria, raccontare una storia con i gesti e con i movimenti del corpo, con lo scopo di trasmettere una visione, un'idea. Questa è la professione di Elisa ed Edoardo, una coppia di acrobati aerei che vive e si allena a Trieste, in una piccola tenda allestita da loro stessi, e che si esibisce in tutta Italia, e anche all'estero, in feste, rassegne teatrali, festival di teatro di strada.
Il circo classico era un tempo quello delle grandi famiglie di circensi, fatto da artisti ed animali esotici, con lo scopo di stupire, sorprendere, dare emozioni. Il circo moderno, il nuovo circo, nato in Francia e diffusosi in tutta Europa, è realizzato da artisti che sono al contempo attori, danzatori, mimi, acrobati specializzati nelle varie discipline dell'acrobatica (funi, trapezio, cerchio, mano, verticalismo e altre) e ha il più ambizioso obiettivo di non fermarsi all'effimero dell'emozione, ma di trasmettere concetti, idee, visioni, spunti di riflessione. Questa professione non ha ancora preso piede in Italia, dove la tutela per i circensi riguarda soltanto i protagonisti del circo classico, mentre non rientra completamente in quella più vasta dei lavoratori dello spettacolo. E, a causa di una legislazione sulla sicurezza onnicomprensiva e perciò paradossale, l'acrobata si ritrova ad essere assimilato al lavoratore del settore edile, e a dover, almeno in teoria, rispettare i canoni sulla sicurezza che gli operai devono rispettare sulle impalcature. Ma come fa l'acrobata ad esibirsi con scarpe anti infortunistiche e caschetto? Elisa ed Edoardo hanno fondato la loro compagnia, “Sinakt” nel 2000, dopo aver frequentato insieme la scuola di circo di Torino, accompagnata da scuole di teatro, mimo e recitazione. Tuttora partecipano frequentemente a seminari e stage per il miglioramento delle tecniche più innovative.
La loro produzione è caratterizzata da una continua ricerca di storie e di soluzioni spettacolari, ed è messa a punto da lunghi e costanti allenamenti fisici quotidiani.
Insieme inventano le storie, creano le coreografie, allestiscono la loro tenda e i loro spettacoli. Inoltre curano i loro costumi, il trucco, la promozione, il sito per farsi conoscere, e persino i video dei loro spettacoli!
Si capisce dunque che il loro lavoro è passione totalizzante, che lascia ben poco spazio alla vita privata, e che richiede perseveranza e disciplina.
Servizio a cura di Manuela Buono
http://www.okkupati.rai.it/servizio,323.html
domenica 27 settembre 2009
Sinakt insegna a Trieste
Muggesani a scuola di arte circense |
giovedì 17 settembre 2009 | |||||||||
SUCCESSO DEL CORSO, UNICO IN REGIONE Gli insegnanti fanno parte della compagnia Sinakt, attiva da dieci anni MUGGIA Trapezio, cerchio, palo cinese, funambolismo, equilibrismo, giocoleria e manipolazione per adulti e bambini. Tutti al circo. Ha sede a Muggia, in via dei Templari, una delle poche scuole di circo in Italia e l'unica in regione. A gestirla da due anni a questa parte è la Ars Motus, associazione creata con l'idea di diffondere la cultura del circo e permettere alla gente, anche le persone comuni, di avvicinarsi a questa forma di espressione che unisce arte e sport. Sì, perché sono anche soggetti insospettabili ad avvicinarsi alle discipline circensi: ai corsi hanno preso parte persone di tutte le età ed estrazione sociale, dai 15 ai 50 anni e anche dei pensionati si sono avvicinati per curiosità e hanno manifestato l'intenzione di iscriversi alla prossima sessione. Varie decine quanti in questi due anni hanno frequentato le lezioni: una ventina gli iscritti al corso di acrobatica, diversi dei quali muggesani.«La scuola – spiega la presidente dell'associazione, Elisa Waldner - ha anche una valenza sociale, accomunando un po' tutte le tipologie: siamo partiti con l'acrobatica aerea, quindi abbiamo aggiunto altre discipline tra cui giocoleria, stretching e da quest'anno anche acrobatica a terra, basi di equilibrismo e palo e stiamo aprendo un corso di teatro fisico. In questo caso si lavora con il corpo come nel mimo, ma qui si studia anche il meccanismo di azione reazione. Nel teatro fisico il messaggio passa non solo attraverso la parola, ma principalmente attraverso il corpo». Gli insegnanti fanno parte di una compagnia di circo contemporanea, la Sinakt che tiene spettacoli da dieci anni: «Volevamo aprire le nostre conoscenze ad altre persone". Per i più bravi, chissà, perfezionandosi si potrebbero aprire le porte della professione e delle tournée.Per chi viene da fuori (a seguire i corsi sono stati anche marchigiani e lombardi) sono previsti degli stage full immersion pure per bambini e per famiglie; sono consigliati a chi intende provare in modo più intensivo e capire se la cosa fa per lui e chi vuole perfezionarsi viene inserito in gruppi suddivisi a seconda del livello.«Chi si avvicina, e sono diversi quelli che vengono solo a curiosare, anche se molti poi ritornano a iscriversi, vuole mettersi alla prova e avere una percezione diversa del proprio corpo. Nell'acrobatica aerea ci si trova in uno spazio diverso da quello che si è abituati a conoscere: un mondo nuovo dove la gravità è differente. Gli allievi provano grande soddisfazione quando ai saggi di fine anno vedono che gli esercizi che inizialmente non riuscivano per mancanza di forza nelle braccia diventano fattibili». Per informazioni, www.arsmotus.org Da “Il Piccolo di Trieste” del 17 settembre ’09 (segnalato da Emanuele Pollicardi)www.amicidelcirco.net pubblicato su Il Piccolo di Trieste 17/09/2009 |
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